Tabloid VS Broadsheet: un confronto stilistico nell'ambito delle elezioni del leader del partito conservatore britannico
Costruzione del corpus | Analisi statistica |
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Selezione degli articoli e codifica a cura di: Corso LM-43, coorte 2024/2025 Prof. Marco Venuti Articoli scaricati da Lexis Nexis |
Elisa Scifo Arianna Antonilli |
Strumenti adoperati | |
Lancaster Stats Tools MAT Sketch Engine |
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Corso di Statistics in Corpus Linguistics (AA 2024/25) a cura di Marco Venuti | |
Università di Catania, Aprile 2025 |
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Tra lugio e novembre 2024 si sono tenute le elezioni del leader del partito conservatore britannico.
Da questa finestra temporale sono stati raccolti gli articoli gioralistici divisi secondo due tassonomie:
- Giornali di destra/sinistra/centro/non partisan
- Broadsheet/Tabloid1
La domanda alla quale questo studio si propone di rispondere è la seguente: esiste una differenza significativa tra lo stile dei Broadsheet e quello dei Tabloid?
Per rispondere e fornire evidenze abbiamo seguito due metodi appartenenti al campo della linguistica Corpus-Assisted2:
- Hierarchical Agglomerative Cluster Analysis
- Multidimensional Analysis (sulle dimensioni definite da D. Biber)
Hierarchical Agglomerative Cluster Analysis

Questo metodo riceve come input un dataset contenente nelle colonne le frequenze relaitve delle variabili linguistiche e nelle righe gli individui costituenti il corpus (testi, parlanti, nel nostro caso testate giornalistiche). Il risultato è un grafico ad albero dove ogni individuo si colloca al termine di un ramo; la lunghezza dei rami che congiungono il nodo più specifico a quello più generale è proporzionata alla distanza tra gruppi di individui nel diagramma cartesiano.
Dalla figura al lato è possibile vedere in maniera evidente una scissione tra broadsheet - gruppo a sinistra - e tabloid - gruppo a destra -, fatta eccezione per il Daily Express (Fiction_general) che fa cluster con i primi pur essendo in linea teorica un giornale appartenente alla sottocategoria dei tabloid.
In linea generale osserviamo che le distanze tra i due gruppi sono notevoli, soprattutto se comparate alla lunghezza, considerevolmente minore, dei bracci che collegano tra loro i giornali di uno stesso gruppo.
Multidimensional Analysis

Questo calcolo statistico è stato implementato da Douglas Biber nel 1960, quando il matematico provò a definire un testo adoperando metodi computazionali che restituissero la sua collocazione all'interno di un asse. Questi assi sono chiamati fattori e ogni fattore corrisponde a una dimensione; Biber ne trovò 6, lungo le quali è possibile collocare i corpora, ma è ugualmente possibile condurre la Full Multidimensional Analysis trovando le proprie dimensioni.
Per il nostro studio abbiamo effettuato la MD Analysis con Biber comparison per ciascuno dei due gruppi - Broadsheet e Tabloid - di cui si vuole dimostrare la peculiraità stilistica reciproca e abbiamo successivamente confrontato i dimension scores3 di entrambi dimensione per dimensione.
Gli scarti più considerevoli si sono registrati per le dimensioni 4 e 5, con differenze tra i gruppi pari rispettivamente a 1.27 e 0.62. La Dimensione 5, legata al grado di astrazione, si rivela particolarmente esplicativa: i tabloid presentano valori negativi, indicando una minore astrattezza, mentre i broadsheet si posizionano su valori positivi, coerenti con una maggiore tendenza all’astrazione. Questo risultato è in linea con le previsioni teoriche che associano uno stile più concreto e accessibile ai tabloid.
Nel complesso, la dicotomia tabloid/broadsheet emerge come una categoria interpretativa utile per analizzare la variazione stilistica nel registro dei press editorials. Infatti, dai coefficient of variation (CV)4 è possibile dedurre che la categoria dei broadsheet costituisce all’interno del corpus un gruppo compatto e stilisticamente omogeneo.
Al contrario, il gruppo dei tabloid registra CV di gran lunga superiori, sia ai broadsheet che al corpus intero. Simili risultati suggeriscono che questa distinzione non è pienamente esaustiva: ulteriori fattori, quali l’identità editoriale di singole testate (es. Daily Express) o l’orientamento politico dei giornali, potrebbero offrire una classificazione più fine e aderente alle reali dinamiche stilistiche.